** Mal di stomaco dopo mangiato, cause, sintomi, rimedi e farmaci, cosa assumere?**
Il mal di stomaco è un dolore alquanto fastidioso. Può presentarsi in momenti differenti della giornata, ma generalmente colpisce dopo i pasti, immediatamente dopo o durante la digestione (e dunque anche a distanza di ore).
Le cause alla base del mal di stomaco dopo mangiato sono molteplici: il dolore allo stomaco può essere provocato dall'aver mangiato troppo a pranzo o a cena, nonché da un mix di pietanze differenti e poco di digeribili consumate durante i pasti. In ogni caso, niente paura. I rimedi per il mal di stomaco dopo mangiato esistono e possono essere adottati a discrezione dell'individuo, tenendo presente, però, che l'ideale sarebbe fare della prevenzione.
Detto ciò, vediamo quali sono le caratteristiche del disturbo, descrivendone le peculiarità, la sintomatologia e i possibili rimedi da adottare. Procediamo!
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**Mal di stomaco dopo mangiato: **alcune considerazioni
Partiamo da una definizione generale. Quando si parla di "mal di stomaco" si fa riferimento a un dolore che, per l'appunto, colpisce l'organo deputato alla digestione degli alimenti, cioè intestino e stomaco. Si tratta di un dolore più o meno acuto a seconda dei soggetti, delle pietanze consumate o di svariati altri fattori concorrenziali.
Entrando nel dettaglio, il** mal di stomaco dopo pranzo o dopo cena** può manifestarsi attraverso crampi o dolori diffusi, che partono dalla pancia e si diffondono lungo l'addome. Stiamo parlando di un male "invalidante", che costringe chi ne soffre a prendere provvedimenti.
Va detto, però, che nella maggior parte dei casi si tratta di un dolore temporaneo. In questi frangenti può essere considerato un male "autoconclusivo", che si estingue nel giro di qualche ora, terminando, in sostanza, a poca distanza temporale dalla fine della digestione.
Già, ma cosa fare nel caso in cui il disturbo risulti più grave?
Può capitare che, a fronte del consumo reiterato di sostanze dannose, lo stomaco non riesca a digerire gli alimenti in modo efficace. Ciò potrebbe provocare un dolore diffuso e costante, difficile da placare con i medicinali comuni. Questo potrebbe essere un segnale di un male più rilevante, da indagare con il proprio medico di famiglia.
Passiamo quindi a una delineazione dei sintomi generali che contraddistinguono il mal di stomaco.
Sintomatologia del mal di stomaco dopo mangiato
Il mal di stomaco dopo mangiato può manifestarsi in maniera più o meno grave, a seconda dei casi specifici. Tuttavia, è possibile identificare una serie di sintomi generali comuni alla maggior parte dei disturbi in questione.
- In primo luogo, il mal di stomaco si accompagna a una sensazione di nausea, spesso associata anche a reflusso acido. Non mancano i tipici crampi addominali, con annesso senso di pienezza all'interno della pancia.
- In secondo luogo, il malessere è caratterizzato da bruciore di stomaco e dolori generalizzati. Possibile è la produzione elevata di flatulenze, anch'essa collegata a una cattiva digestione.
Nei casi in cui l'individuo non riesca a digerire gli alimenti in modo efficace, è altamente probabile che si vada incontro al vomito, un "meccanismo" utilizzato dall'organismo per espellere alimenti - o bevande - che il corpo stesso non è in grado di digerire (perlomeno entro le normali tempistiche digestive).
Quelli descritti, dunque, sono i sintomi generali relativi all'emergere del mal di stomaco, ai quali porre rimedio con medicinali, integratori o con la semplice prevenzione.
Passiamo quindi a un'analisi più dettagliata delle cause, le quali, come già parzialmente anticipato, possono andare oltre alla semplice indigestione.
Le cause del mal di stomaco dopo pasto: dai disturbi gastrointestinali all'alimentazione
Per indagare le cause del mal di stomaco dopo pasto, è possibile individuare due principali macroaree: i disturbi gastrointestinali e un'alimentazione scorretta.
A proposito dei disturbi gastrointestinali, questi possono concernere una vasta gamma di patologie di media o elevata gravità. Un esempio è dato dalla sindrome dell'intestino irritabile, che provoca flatulenza, diarrea e gonfiore.
Altre patologie da tenere in considerazione sono la diverticolite, vale a dire un'infiammazione del colon di natura batterica, e l'appendicite, ossia la tipica infiammazione dell'appendice. Anche l'ulcera gastrica può essere causa di una cattiva digestione: essa consiste in una produzione eccessiva di acido gastrico, un fenomeno che porta a un danneggiamento del rivestimento del tubo digerente.
Da non trascurare una possibile pancreatite, ossia un'infiammazione del pancreas che comporta sintomi quali nausea, febbre e vomito.
Mal di stomaco a causa di intolleranze
Più in generale, il mal di stomaco può anche essere causato dalle intolleranze, dalle allergie alimentari, dalla stipsi o dal morbo di Crohn, quest'ultima nota per essere una malattia infiammatoria dell'intestino comportante infiammazioni diffuse del tubo digerente.
Le conseguenze derivanti dall'emergere del morbo di Crohn sono potenzialmente letali, per cui si indaghi a fondo la natura del proprio mal di stomaco, in modo tale da accertarsi sulle cause effettive del malessere patito.
Per quanto riguarda la cattiva alimentazione, il mal di stomaco può essere provocato da comportamenti errati quali una cattiva masticazione, l'assunzione di ingenti quantità di cibo o l'assunzione di alimenti piccanti e difficili da digerire.
Mal di stomaco dopo mangiato: rimedi per digerire
Si è visto come il mal di stomaco possa colpire tutti e in maniera indiscriminata. I comportamenti descritti in precedenza, infatti, possono riguardare ognuno di noi, per cui sta a noi stessi cercare di prevenire l'eventuale insorgenza del disturbo.
Ciò non toglie, però, che le cause del mal di stomaco possano essere di natura patologica, e dunque non essere correlate alle nostre specifiche abitudini alimentari.
A prescindere da quanto riportato, i rimedi per porre fine al mal di stomaco generico vanno dalla riduzione delle porzioni consumate nei pasti all'assunzione di una quantità non indifferente di acqua.
Quali cibi evitare?
Da evitare le pietanze che, in passato, hanno provocato i problemi digestivi descritti; da introdurre gli alimenti ricchi di fibre, utili per garantire la regolarità intestinale.
Cosa mangiare?
Si prediliga un numero maggiore di pasti da distribuire nel corso della giornata: in questo modo si ridurrà l'apporto calorico di ogni singolo pasto, permettendo all'organismo di digerire gli alimenti con meno difficoltà.
Infine, da tenere in considerazione l'eventuale assunzione di tisane e decotti, utili per rilassare lo stomaco e l'addome, nonché di integratori alimentari per favorire la corretta digestione degli alimenti.
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