Ruolo del mulo nel nostro corpo
Quando si parla di "muco" si fa riferimento a un liquido che viene secreto dal nostro organismo. La sua composizione è viscosa, tale da permetterli di attaccarsi facilmente alle mucose presenti naturalmente nell'apparato respiratorio.
La funzione principale del muco è quella di garantire protezione alle mucose stesse, evitando che queste possano essere intaccate dai batteri o altre particelle in grado di provocare infezioni.
Più nel dettaglio, il muco è anche in grado di lubrificare le mucose, nonché di proteggerle da diverse sostanze irritanti, a partire dallo smog.
Di per sé, il muco viene prodotto con costanza, oltre ad essere soggetto a un processo di ricambio. Va precisato, però, che in caso di raffreddore vi è una maggiore esposizione delle mucose a sostanze tossiche, o anche irritanti, inalate direttamente tramite la respirazione.
Farmaci mucolitici per fluidificare il muco
Nonostante la sua evidente utilità, il muco potrebbe finire anche per riempire i bronchi. Quando ciò accade, la respirazione si fa via via più difficoltosa, specie durante l'orario notturno, poiché il mantenimento della posizione supina porta i muchi ad ostacolare con più facilità il passaggio dell'aria.
Questo comporta una maggiore sensazione di chiusura della gola, tale da richiedere una soluzione per fluidificare il muco.
In questi frangenti, le vie percorribili per sciogliere il catarro sono due:
- optare per un farmaco di sintesi
- o scegliere i mucolitici naturali.
Tra i farmaci maggiormente utilizzati in commercio troviamo prodotti quali:
Prima dell'utilizzo, è buona cosa leggere i vari foglietti illustrativi. Nella composizione dei prodotti indicati sono stati utilizzati diversi principi attivi, dall'acetilcisteina all'ambroxolo.
Ma è comunque possibile fare uso di prodotti alternativi, meglio ancora se naturali? Certo che sì. Vediamo degli esempi.
L'utilizzo del vapore come mucolitico anti catarro
Il vapore può essere considerato un valido rimedio per contrastare l'aumento della densità del muco attraverso i classici suffumigi o fumenti.
Fare i suffumigi per sciogliere il catarro è un rimedio popolare, utilizzato già in passato, e ciò testimonia la sua notevole validità. Per godere dei suoi benefici, è possibile fare uso dell'aerosol o, in alternativa, procedere con i suffumigi, ossia l'inspirazione del vapore stesso utilizzando una pentola e un asciugamani da applicare sul proprio capo, come a creare una sorta di "effetto tenda".
Suffumigi fatti casa
Sempre a proposito dei suffumigi, la pratica può essere realizzata:
- versando dell'acqua in una pentola e portandola ad ebollizione. Raggiunto il bollore, il liquido andrà rimosso dalla fiamma, per poi essere versato in un catino.
- Fatto ciò, il capo andrà piazzato sopra il catino stesso, in modo tale da permettere al naso di lasciar passare il vapore nelle vie aeree.
- La pratica è completata utilizzando l'asciugamani, da porre attorno al nostro viso - appoggiandolo alla nuca e tenendolo esteso con le due mani - per evitare che il vapore stesso possa disperdersi.
- I suffumigi possono anche prevedere l'aggiunta di oli essenziali (eucalipto, menta ecc...) all'interno del catino, in modo tale da permettere agli stessi di fluidificare il muco in maniera ancor più efficace.
L'efficacia fluidificante del timo
Il timo è noto per essere una tipica erba da giardino. Può essere utilizzata sia in ambito culinario, sia in qualità di mucolitico naturale.
A tal proposito, l'erba può essere adoperata preparando una tisana, facendo bollire due grammi del vegetale secco (acquistabile in erboristeria, nel caso in cui non lo si disponesse nel proprio giardino) dentro a una tazza d'acqua.
Il tutto andrà filtrato in una fase successiva, per poi fare in modo di consumare la bevanda ancora calda.
Il timo può anche essere sfruttato per la preparazione di lozioni apposite, dette "espettoranti", ossia utili per favorire la fluidificazione delle secrezioni bronchiali.In quest'ottica, si potrà utilizzare l'olio essenziale di timo per l'esecuzione di un massaggio, aggiungendone delle gocce all'interno di un olio vegetale per massaggi. L'applicazione andrà effettuata nella zona del petto.
Gli effetti benefici della salvia contro il catarro
La salvia, alla pari del timo, risulta particolarmente efficace nell'ottica della** fluidificazione del muco in gola**.
La sua utilità deriva dalla capacità del vegetale nel combattere le intense crisi di muco, e per sfruttarla in modo efficace è necessario inserire le sue foglie in una tazza con dell'acqua calda.
La bevanda andrà consumata tiepida, anche aggiungendo uno o due cucchiaini di miele (la salvia risulta piuttosto amara).In alternativa, il vegetale può anche tornare utile nell'ottica della preparazione di uno sciroppo decongestionante. In questo caso, sarà necessario far bollire 200 grammi di salvia dentro a un litro d'acqua, per poi lasciare riposare il preparato per dodici ore.
Trascorso il tempo necessario, si potrà passare la bevanda in un setaccio, aggiungendo infine del miele (un chilogrammo per ogni litro d'acqua). Ne verrà fuori uno sciroppo dolce e utile per placare la tosse, nonché per facilitare l'espulsione del muco.
L'uso dei semi di lino e dello zenzero
Non meno rilevante è l'utilità dei semi di lino per la riduzione dell'incidenza del muco, e lo stesso si può dire dello zenzero, noto per essere anche un mucolitico naturale.
A proposito dei semi di lino, questi sono utilizzabili per la realizzazione di un preparato, facendoli bollire in acqua per un quarto d'ora (ma solo dopo averli sottoposti a tritatura).Fatto ciò, si potrà notare la formazione di una sostanza densa, una sorta di pasta, sul fondo della pentola utilizzata per la cottura.
Questa potrà essere avvolta in un telo di cotone, per poi essere applicata sul petto prima di andare a dormire.Per quanto riguarda lo zenzero, invece, quest'ultimo consiste in una radice dagli usi più svariati. Non manca l'utilizzo in termini di sostanza fluidificante, facendo bollire 100 grammi di prodotto (sbucciato) in 400 millilitri d'acqua.La bollitura dovrà durare un quarto d'ora, dopodiché si potrà filtrare la tisana e berla con lentezza.
Le proprietà anticatarrali del miele
Anche il miele è considerabile quale un valido mucolitico naturale. A testimonianza di ciò, è sufficiente inserirne un cucchiaio in una tisana da consumare prima di andare a dormire.
L'intruglio risulterà efficace nell'ottica dell'espulsione del muco (si parla di "espettorazione", che prevede l'eliminazione del muco stesso per via orale); senza contare l'effetto lenitivo che la soluzione potrà avere nei confronti della tosse secca.Qualora si fosse colpiti da un'infezione ai bronchi, si valuti la possibilità di preparare una ulteriore soluzione con un cucchiaio di miele e delle gocce di limone, da consumare per tre volte nel corso della giornata.