15 gennaio 2022

Allergia al polline descrizione, sintomi e rimedi consigliati

Allergia al polline descrizione, sintomi e rimedi consigliati

Il fatidico periodo dei nasi che colano, dell'allergia ai pollini e degli occhi arrossati e lacrimanti arriva ogni anno ed è sempre più in anticipo, anche a causa dei cambiamenti climatici. Quando si avvicina, sono proprio questi sintomi, insieme ai fastidi alla gola, i primi campanelli d'allarme che ci fanno cercare disperatamente i rimedi più efficaci per poterci liberare di loro o almeno riuscire a mitigarli.

Vediamo ora nello specifico, quando si parla di allergie al polline, quali sono le cause, i sintomi, rimedi, capsule antistaminiche, spray nasali, cosa mangiare e cibi da evitare.

Cosa causa l'allergia al polline?

Il presentarsi delle allergie al polline è determinato dal ciclo di immissione nell'aria del polline da parte delle piante. Non tutte però producono la stessa quantità o lo stesso tipo di polline.

Gli studiosi hanno constatato che quelli che danno maggiori problemi all'uomo per quanto riguarda l'allergia (quindi quelli più allergenici) sono i pollini prodotti dalle piante che non hanno fiori.

Questi tipi di piante, in particolare arboree, erbacee e anche quelle selvatiche, non sono aiutate dagli insetti per completare il processo di impollinazione e si avvalgono quindi del vento. Il polline, in quest'ultimo caso, è più piccolo e abbondante proprio per permettere alle correnti d'aria di poterlo trasportare, in questo modo rimane per più tempo sospeso nell'aria e viene trasportato per distanze più lunghe.

Il tutto si traduce per l'uomo, non sempre ovviamente, nella malattia cronica che chiamiamo rinite allergica. A questa causa principale si aggiungono anche fattori genetici, ambientali e immunitari, come la presenza di alti livelli di inquinamento dell'aria o l'indebolimento del sistema immunitario.

-> Leggi l'articolo sui "Migliori rimedi per bloccare il raffreddore"

Rimedi per l'allergia al polline

Ora che abbiamo chiarito cos'è, cosa causa e quali sono i sintomi, vediamo come proteggere il nostro appartato respiratorio dal cosiddetto raffreddore da fieno con i giusti rimedi, pastiglie di antistaminici e spray nasali.

Spray per allergie al polline

Ecco un paio di spray utili:

Consigli della nonna se soffri di allergie ai pollini:

Partiamo dai piccoli accorgimenti quotidiani da osservare per diminuire il contatto con i pollini.

  1. Oltre che evitare di stare troppo tempo all'aria aperta, è utile lavare spesso il viso e soprattutto gli occhi per eliminare eventuali pollini, così come anche i capelli.
  2. Danno beneficio anche i lavaggi nasali con apposite acque termali o marine (isotoniche o ipertoniche, farmacista o medico sapranno consigliarvi) e l'applicazione di colliri negli occhi.
  3. Anche i tessuti possono catturare numerosi allergeni, quindi è una buona idea cambiare spesso i vestiti e non stenderli all'aperto una volta che sono stati lavati.
  4. Anche la biancheria da letto e i tendaggi devono essere lavati spesso e soprattutto i tessuti che sono in camera da letto, per evitare che durante la notte la situazione allergica di aggravi. Quando si esce poi, si dovrebbero indossare dispositivi che filtrano l'aria impedendo ai pollini di entrare nelle vostre vite aeree.
  5. Nei luoghi chiusi invece, è utile tenere le finestre chiuse e usare sistemi di condizionamento e filtraggio dell'aria. Occorre, allo stesso modo, fare attenzione quando si è in auto, anche qui si consiglia di tenere i finestrini chiusi per evitare che l'abbondante circolo d'aria vi metta in contatto con una grande quantità di pollini.
  6. Poi, se proprio si deve passare molto tempo all'aperto è bene consultare il meteo-pollini, la rete di rilevamento dei picchi e delle migrazioni dei pollini. Il tutto è gestito da una rete di settanta centri di monitoraggio coordinati dall’Associazione italiana di aerobiologia.

Cosa mangiare e quale cibo evitare?

Per maggiori dettagli consigliamo il sito della Fondazione Veronesi. Per ricapitolare brevemente ciò che riguarda l'alimentazione, occorre sapere che circa un quarto della popolazione italiana soffre di allergie al polline e che il 20-25% di queste persone riscontra anche allergie nell'assunzione di alcuni vegetali che hanno una parentela allergenica con la pianta che produce il tipo di polline che causa l'allergia.

Cibi da evitare in caso di allergie al polline

Ci sono dei cibi da evitare in base al tipo di pianta alla quale si è allergici, quindi:

  • betullacee (evitare mela, pera, pesca, ciliegia, prugna, frutta secca, kiwi, carota, sedano, finocchio, prezzemolo, soia ecc.),
  • composite (evitare banana, castagne, lattuga, sedano, prezzemolo, carota, finocchio, olio di girasole, margarine, camomilla ecc.)
  • e graminacee (evitare kiwi, anguria, pesca, prugna, agrumi, albicocca, ciliegia, pomodoro ecc.)In molti però vorranno ricorrere a medicinali e integratori per alleviare i sintomi delle allergie. Nei casi più gravi si potrebbe anche optare per un vaccino, ovviamente previo consiglio del medico. Si tratta di un'immunoterapia che permette all'organismo di abituarsi all'allergene e quindi dà la possibilità al sistema immunitario di ridurre la risposta che causa i sintomi tipici dell'allergia. Nella maggior parte dei casi si può ricorrere a vari rimedi farmacologici e anche a quelli naturali. Riguardo ai primi, sono utili gli antistaminici, i cortisonici, i decongestionanti, i colliri e gli spray nasali sia lavanti sia decongestionanti che antinfiammatori ecc. Nel secondo caso, quindi per quanto concerne i rimedi naturali, troviamo sempre colliri e spray nasali di vario tipo, ma anche altri prodotti come idrolati o composti idroalcolici ricavati da varie erbe e/o frutti che aiutano a prevenire e alleviare i sintomi dell'allergia. Il più diffuso tra questi è l'estratto di ribes nero che rafforza il sistema immunitario e ha un effetto antinfiammatorio. In ogni caso, è sempre utile rafforzare per tempo il sistema immunitario, iniziando qualche mese prima rispetto alla solita comparsa dei sintomi dell'allergia, per arrivare preparati ad affrontare qualsiasi tipo di sintomo legato all'allergia al polline.

I sintomi più comuni dell'allergia al polline

I sintomi dell'allergia al polline, che costituiscono una risposta ipersensibile del nostro sistema immunitario quando entra in contatto con i pollini, sono:

  • Naso chiuso, che cola e starnuti, spesso più energici di quelli causati da un comune raffreddore e in generale rinite e congestione;
  • Catarro in eccesso (leggi l'articolo sui migliori rimedi per sciogliere il catarro);
  • Naso che cola;
  • Lacrimazione, rossore, prurito oculare e congiuntivite;
  • Tosse secca e gola irritata o infiammata;
  • Difficoltà respiratorie o asma nei casi più gravi;
  • Mal di testa;
  • Sinusite.

Ovviamente i sintomi cambiano da soggetto a soggetto, sia riguardo l'intensità degli stessi sia per il numero di sintomi che si possono avere. È un tipo di allergia che crea problemi anche nella gestione della vita quotidiana, naso chiuso e prurito agli occhi non sono di certo sintomi facilmente sopportabili per tutto il periodo in cui l'aria porta con se il polline.

Il tutto, come si è già accennato, dipende da una reazione alterata prodotta dal nostro sistema immunitario quando riconosce il polline come sostanza non compatibile, in questo caso come allergene. Quindi avviene la produzione di immunogluline E che si legano alle cellule dell'apparato respiratorio. La conseguenza di ciò è la produzione di istamina e altre sostanze pro-infiammatorie che causano proprio i fastidiosi sintomi appena elencati.

È utile, a questo punto, capire a quali tipi di polline si è più sensibili. Per fare ciò, si può ricorrere sia a esami del sangue che individuano la presenza di immunogluline E sia a dei test cutanei.

In questo caso si osserva la risposta infiammatoria a livello epidermico al momento del contatto con l'allergene. Si può restringere il campo della ricerca, descrivendo all'allergologo i sintomi nel modo più dettagliato possibile e soprattutto indicando i periodi nei quali si è più soggetti a questo tipo di allergia. Infatti, non tutte le piante hanno lo stesso periodo di impollinazione nè la stessa durata di produzione del polline. In questo modo sarà più facile individuare in modo accurato i pollini ai quali fare maggiore attenzione e risulterà anche più agile e utile consultare le previsioni polliniche.


Ultimi articoli

Immagine relativa al post intitolato Settembre: tempo di rinforzare le difese immunitarie e depurare l’organismo

Settembre: tempo di rinforzare le difese immunitarie e depurare l’organismo

Con l’arrivo di settembre, il nostro corpo affronta un doppio cambiamento: da un lato il ritorno alla routine dopo le ferie estive, dall’altro il cambio di stagione, che porta con sé sbalzi di...